Grano Saraceno
Il grano saraceno appartiene alla famiglia dei pseudocereali(come anche la quinoa ed amaranto). Sono chiamati pseudocereali perchè a livello nutrizionale sono simili ai cereali come frumento, orzo e farro.
Il grano saraceno e’ naturalmente privo di glutine ed è molto versatile in cucina.
Ottimo nelle zuppe e minestre, ma può essere utilizzato al pari della pasta, riso o altri cereali, per realizzare un primo con verdure saltate in padella o del pesce.
La farina di grano saraceno può essere utilizzata per realizzare torte, biscotti, crepes, pancakes o pane di grano saraceno.
Proprietà del grano saraceno:
E’ ricco di fibre e proteine.
Contiene molecole antiossidanti e antinfiammatorie come la rutina e quercetina.
E’ ricco di minerali: manganese, fosforo, ferro e magnesio.
Benefici del grano saraceno:
°Regola i livelli di zucchero nel sangue.
°Riduce il rischio cardiovascolare.
°Contrasta i processi infiammatori.
°Favorisce il benessere intestinale.
La rutina presente nel grano saraceno è dotata di proprietà antinfiammatorie e antiossidanti e aiuta a prevenire la formazione di aggregati di piastrine nel sangue; studi preliminari suggeriscono che potrebbe essere utile in caso di emorroidi o di disturbi della coagulazione.
Il pane di grano saraceno è semplice da fare ed è ottimo per una sana colazione dolce o salata, accompagnato da crema di mandorle e marmellata oppure un uovo alla coque e avocado, ecc.
Ecco una ricetta per fare il pane di grano saraceno senza lievito:
“La ricetta*
- 500 g di grano saraceno decorticato italiano
- Acqua 350 ml (+ altra per l’ammollo)
- Sale iodato 1 cucchiaino
- 30 g di semi misti (come girasole, zucca, sesamo)
Il procedimento
Lavare sotto l’acqua corrente il grano saraceno e metterli in ammollo in un contenitore di vetro (è importante evitare il metallo) per 8 ore.
Il mattino seguente, scolare e frullare il grano saraceno a bassa velocità con acqua NUOVA (indicata da ricetta) fino ad ottenere una crema omogenea biancastra: si formerà una schiuma in superficie: sono i nostri batteri buoni!
Travasare il composto in una ciotola (no metallo), ricoprire con un panno pulito (o pellicola) e riporre al caldo sopra il termosifone (circa 35°) per altre 8 ore in modo tale da raggiungere il pieno stadio fermentativo.
Attenzione: il processo di fermentazione giunge a termine quando si sono formate delle bollicine in superficie: è possibile che 8 ore non siano sufficienti!
Aggiungere il sale e i semi, mescolare con un cucchiaio di legno con delicatezza (movimenti troppo bruschi potrebbero interferire con la fermentazione) e travasare il tutto in uno stampo da plumcake rivestito di carta forno.
Riporre di nuovo lo stampo al caldo per altre 2 ore e una volta trascorse accendere il forno a circa 180°, modalità statico ed infornare sin da subito il pane senza attendere che il forno raggiunga la temperatura. Cuocere per un’ora a partire dal raggiungimento dei 180°
E’ importante rimuovere il pane immediatamente dallo stampo una volta sfornato (altrimenti rimane umido) e da lasciare raffreddare completamente su una grata sospesa prima di affettarlo.
Si mantiene fresco per 5 giorni in frigorifero ed è possibile congelarlo, magari tagliato a fette già sporzionate, da scongelare a bisogno.
Il suo sapore è molto intenso, rustico e leggermente acidulo, sintomo della fermentazione avvenuta.”
*ricetta pubblicata da Rachele Giorgetti, esperta di cucina naturale,macrobiotica e di alimentazione ed integrazione in campo sportivo.